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Quando I lettori incontrano il vostro post hanno due elementi per decidere se vogliono investire il loro tempo nel leggere ciò che avete scritto: titolo e immagine. Uno dei due ha l’impatto più diretto. Indovinate quale.
Se volete che il vostro articolo si distingua, dovrete scegliere con cura l’immagine che lo presenta.
Prima di leggere, i lettori devono decidere di farlo. Aiutiamoli.
Emozioni
Tutti sappiamo che le emozioni sono il motore delle decisioni. O che quantomeno danno una bella spinta.
Costa suggerisce il titolo? Una soluzione? Una risposta? La condivisione di un’esperienza?
Quali sono le emozioni connesse al valore delle vostre parole? Quali sono le emozioni attese dopo la lettura?
Più le emozioni suscitate dall’immagine sono in sintonia col messaggio, più attrarrete lettori interessati all’articolo. Non si tratta di adescare ma di attrarre lettori interessati, i giusti lettori.
Un’immagine che non suscita emozioni, o che suscita le emozioni sbagliate, è fredda, o peggio, è un grosso divieto di accesso.
Se avete scelta tra emozioni negative e positive, state su quelle positive, ovviamente, ma non abbiate paura di mostrare emozioni negative, laddove appropriato e rispettoso.

Rispetto
Nel cercare di attrarre lettori, è facile superare il limite, anche senza accorgersene.
Dietro alle emozioni ci sono le persone. Rispettando sia i lettori che i non lettori – che, tra l’altro, potrebbero essere i lettori di domani – mostrate che avete riguardo. Non volete che leggano un solo articolo.
Mettetevi nei loro panni.
Ottenere qualche lettore in più per il singolo articolo, offendendo o infastidendo, non è solo sbagliato; semplicemente, non ne vale la pena. Volete solo promuovere e rinforzare il messaggio, quindi non caricate l’immagine di un’inutile zavorra.
Rappresentatività
L’immagine dev’essere pertinente l’articolo. E’ semplice buon senso.
L’immagine trasmette una promessa, esattamente come il titolo. Una promessa sull’argomento o su quanto atteso.
Scegliere un’immagine non rappresentativa attrarrà lettori con aspettative sbagliate. E’ inutile usare l’alibi “ma il titolo era chiaro!” Sapete bene che decideranno anche in base all’immagine. Se manterrete la promessa del titolo ma non dell’immagine, avrete mantenuto solo metà della promessa.

Classe
Un’immagine scontata dirà qualcosa anche della vostra scrittura. Alcune foto di stock potrebbero dire che la vostra scrittura è ovvia e noiosa. Dovreste cercare di essere originali, pur evitando ciò che non è appropriato all’articolo o è volgare, meschino, inutilmente provocatorio.
Non affrettate la ricerca. Osservate il vostro articolo da differenti prospettive. Avere scritto di… scrittura? Non cercate “writing”. I blog sono già pieni di immagini di macchine da scrivere. Cosa volete dire, a proposito della scrittura? Che è difficile? Che aiuta a pensare? Focalizzate. Connettete con le emozioni. Cercate “difficult”. Cercate “win”. Cercate “thoughtful”.
Poi, non scegliete la prima immagine. Datevi tempo. Cercate ciò che è originale, di classe, divertente, magari anche umoristico in contrasto col contenuto. Ma non esagerate e non andate fuorviate il lettore.

Non distraete
Se volete tristezza, cercate l’immagine più essenziale possibile che evochi tristezza. Un viso. Un profilo. Un gesto. Un addio. Qualsiasi altra cosa non arricchisce, bensì distrae, diluisce l’impatto.
Gli scenari complessi possono confondere il lettore. Case, alberi e un lago. Che significa? Una vacanza? Un viaggio? Serenità? Pensionamento? Magari è ovvio dal titolo, ma avete perso l’opportunità dell’impatto.
Più elementi combinati possono anche, naturalmente, passare un messaggio di insieme. Ma bisogna assicurarsi che i vari elementi aggiungano significato, non confusione.

Combinare immagine e titolo
Alcune immagini passano più di un messaggio. Le potreste scartate per il rischio di confusione, ma è comunque vero che l’immagine è vicina al titolo. Una volta che il titolo e la l’immagine sono accoppiate, il significato potrebbe risultare molto chiaro.
Oppure volete aggiungere una sfumatura al titolo, o arricchirlo.
Non è necessario che l’immagine lavori in modo isolato, portando tutto il peso della presentazione. Al contrario, focalizzarsi esclusivamente sull’immagine può far perdere opportunità. L’immagine presenta comunque l’articolo assieme al titolo.

Qualità
Immagini di scarsa qualità – relativamente a risoluzione, colori, composizione, e così via – diranno che eravate di fretta o che avete cattivo gusto. I lettori penseranno che non ve ne importa abbastanza e che vi accontentate della mediocrità.
Naturalmente, le immagini ad alta risoluzione vanno ridotte – avete bisogno di qualità, non della massima qualità – altrimenti rallenterete i caricamenti con alcune connessioni. Potreste anche aver bisogno di alcuni ritocchi – ad esempio, nitidezza, colori, contrasto – o di ritagliarne una porzione. Non è una lezione di Photoshop, però è la presentazione del vostro post, e sarà visualizzata sui cellulari, rispetto ad altri dispositivi, molto più di quanto vorreste.
Chiare scelte cromatiche
Non stamperete un poster gigante, da contemplare con calma. Sarà di pochi centimetri e osservata di sfuggita.
L’immagine deve presentarsi con immediatezza – che sia a colori o in bianco e nero – magari molto piccola.
Gli elementi devono essere immediatamente riconoscibili. Una foglia con una certa sfumatura di verde su uno sfondo con una diversa sfumatura di verde è una pessima scelta. Magari stupenda, ma non per un post.
L’identità cromatica di ogni elemento e la personalità cromatica dell’intera immagine sono fondamentali per l’impatto.

Il marchio
Come scegliete le immagini dice qualcosa di voi. Immagini ovvie diranno che vi siete affrettati, che non vi importa dei dettagli. Quindi, naturalmente, può anche dire che vi importa dei lettori solo fino a un certo punto.
Bisogna essere intenzionali, nel selezionare le immagini, stabilendo requisiti in linea con la vostra identità di autori. Non c’è alcun bisogno di apparire per quel che non siete, o cercare la controversia al di fuori dei vostri scopi.
Potreste voler scegliere immagini accomunate da un tema, un tema pertinente a un aspetto principale della vostra identità.
Oppure potreste voler ridurre le opzioni in vari modi, sempre al fine di rendere più riconoscibile la vostra identità. Ad esempio, solo immagini eleganti, o solo di persone, o con un colore dominante. La scelta dell’immagine diventerà più difficile, e non è una scelta praticabile per tutti i blog o gli autori, ma si guadagna un’identità visuale. I vostri post saranno riconosciuti visivamente.
Dove scegliere
Potete facilmente trovare immagini di stock, sul Web, di libero utilizzo.
Purtroppo, si tratta soprattutto di siti in inglese, quindi con utilizzo di parole chiave in inglese. Naturalmente è possibile fare ricerche anche in italiano col motore di ricerca o altri siti, ma dovrete fare i conti con risultati più limitati. Consiglio, piuttosto, di utilizzare un traduttore e fare comunque ricerche nei siti in inglese.
Le mie fonti preferite sono tre:
- Pexels. Poche immagini ma alta qualità. E’ la mia prima scelta.
- Unsplash. Ampio. Qui troverete sicuramente qualcosa. Molte foto scontate ma anche molte appetibili.
- DeviantArt. Questa è la mia scelta fuori dagli schemi, quando ho bisogno di un tocco originale. Potrebbe essere troppo originale, per qualcuno, e bisogna rovistare, ma si possono trovare delle perle.
Le foto di Pexels e Unsplash possono essere liberamente utilizzate e modificate. Il credito all’autore non è obbligatorio, anche se è apprezzato (e, ovviamente, lo consiglio). Su DeviantArt non c’è licenza standard, invece, quindi, a meno che non sia specificato diversamente per la singola immagine o il singolo autore, dovreste contattare l’autore per farvi autorizzare.
Potete anche usare i motori di ricerca, ovviamente. I risultati sono spesso poveri o inutilizzabili, ma avete la possibilità di raffinare le ricerche molto oltre ciò che è possibile fare con i siti stock. Io mi ci affido, qualche volta, quando non trovo quel che cerco sui miei siti preferiti.
Ora… buon divertimento nella selezione!
E ricordate che i consigli, a volte, funzionano meglio se non li seguite.